Papa Leone XIV, nato Robert Francis Prevost, è il 267° Pontefice della Chiesa Cattolica. Di origini americane con radici francesi, italiane e spagnole, è poliglotta (parla inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese e legge latino e tedesco) e ha acquisito anche la cittadinanza peruviana nel 2015. Prima dell'elezione al soglio pontificio, è stato membro dell'Ordine di Sant'Agostino, vescovo di Chiclayo in Perù e prefetto del Dicastero per i vescovi. È noto per il suo impegno missionario, la sua profonda conoscenza teologica e il suo contributo al dialogo e alla pace.
Robert Francis Prevost nacque il 14 settembre 1955 a Chicago, nell'Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Sin da giovane mostrò una vocazione religiosa e una spiccata inclinazione verso gli studi.
Compì gli studi secondari nel seminario minore dei padri agostiniani, diplomandosi nel 1973. Proseguì la sua formazione accademica presso la Villanova University a Filadelfia, dove nel 1977 conseguì il Bachelor of Science in scienze matematiche e il diploma in filosofia.
Il 1º settembre 1977 entrò nel noviziato di Saint Louis della provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio dell'Ordine di Sant'Agostino. Il 29 agosto 1981 emise la professione solenne. L'anno successivo ottenne il Master of Divinity presso la Catholic Theological Union di Chicago, completando così la sua preparazione per il sacerdozio.
Robert Francis Prevost nasce il 14 settembre a Chicago, Illinois.
Si diploma nel seminario minore dei padri agostiniani.
Consegue il Bachelor of Science in scienze matematiche e il diploma in filosofia presso la Villanova University.
Entra nell'Ordine di Sant'Agostino ed emette la professione solenne il 29 agosto 1981.
Il 19 giugno 1982, Robert Francis Prevost fu ordinato presbitero a Roma dall'arcivescovo Jean Jadot, pro-presidente del Segretariato per i non cristiani. Nel 1985 fu inviato nella missione agostiniana in Perù, dove prestò servizio come cancelliere della diocesi di Chulucanas e vicario parrocchiale della parrocchia della cattedrale della Sacra Famiglia di Nazareth fino al 1986.
Nel 1987 conseguì il dottorato magna cum laude in diritto canonico presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino" con una tesi intitolata "Il ruolo del priore locale dell'Ordine di Sant'Agostino". Dal 1987 al 1988 fu promotore della pastorale vocazionale e direttore delle missioni della sua provincia con residenza a Olympia Fields.
Nel 1988 tornò in Perù, dove svolse diversi incarichi: priore di comunità (1988-1992), direttore del seminario agostiniano di Trujillo (1988-1998), docente di diritto canonico, patristica e morale nel seminario diocesano "San Carlo e San Marcello". Fu anche prefetto degli studi del seminario diocesano, rettore dello stesso per un anno, giudice del tribunale ecclesiastico regionale e membro del collegio dei consultori dell'arcidiocesi di Trujillo. Fu parroco fondatore nella parrocchia di Nostra Signora Madre della Chiesa (oggi parrocchia di Santa Rita da Cascia) dal 1988 al 1999 e amministratore parrocchiale della parrocchia di Nostra Signora di Montserrat dal 1992 al 1999.
Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l'incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace
Viene ordinato presbitero il 19 giugno a Roma dall'arcivescovo Jean Jadot.
Presta servizio come cancelliere della diocesi di Chulucanas e vicario parrocchiale.
Consegue il dottorato magna cum laude in diritto canonico presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino".
Svolge diversi incarichi di responsabilità come priore, direttore del seminario e parroco.
Viene eletto provinciale della provincia agostiniana di Chicago.
Il 14 settembre 2001 viene eletto priore generale dell'Ordine di Sant'Agostino, incarico che ricopre per due sessenni.
Il 3 novembre 2014 papa Francesco lo nominò amministratore apostolico di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar. Il 7 dello stesso mese prese possesso della diocesi alla presenza del nunzio apostolico James Patrick Green e del collegio dei consultori. Ricevette l'ordinazione episcopale il 12 dicembre 2014 nella cattedrale di Santa Maria a Chiclayo dall'arcivescovo James Patrick Green, nunzio apostolico in Perù, con i co-consacranti il vescovo emerito di Chiclayo Jesús Moliné Labarte e l'arcivescovo metropolita di Ayacucho Salvador Piñeiro García-Calderón.
Il 26 settembre 2015, papa Francesco lo nominò vescovo di quella sede. Scelse come proprio motto episcopale la frase "In Illo, uno unum" (in latino, "Nell'unico Cristo, siamo uno"), pronunciata da Sant'Agostino nel sermone Esposizione sul Salmo 127. Nell'agosto del 2015 ottenne anche la cittadinanza peruviana.
Dal marzo 2018 al gennaio 2023 fu secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana, all'interno della quale ricoprì anche il ruolo di presidente della commissione per la cultura e l'educazione e membro del consiglio economico. Il 15 aprile 2020 papa Francesco lo nominò anche amministratore apostolico sede vacante di Callao, ufficio che ricoprì fino al 26 maggio 2021.
Il 30 gennaio 2023, papa Francesco lo nominò prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina, conferendogli in pari tempo il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Chiclayo. Iniziò a svolgere entrambi gli incarichi a partire dal 12 aprile 2023.
Il 9 luglio 2023, al termine dell'Angelus, papa Francesco annunciò la sua creazione a cardinale; nel concistoro del 30 settembre seguente lo creò cardinale diacono di Santa Monica. Il 6 febbraio 2025 papa Francesco ne stabilì l'ingresso nell'ordine dei vescovi assegnandogli il titolo della sede suburbicaria di Albano. Il 21 aprile 2025 decadde dai suoi incarichi curiali, a motivo della morte di papa Francesco.
Nominato amministratore apostolico di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar da Papa Francesco.
Nominato vescovo di Chiclayo da Papa Francesco il 26 settembre 2015.
Svolge l'incarico di amministratore apostolico sede vacante di Callao.
Nominato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina.
Creato Cardinale da Papa Francesco con il titolo di Santa Monica.
Entra nell'ordine dei vescovi con il titolo della sede suburbicaria di Albano.
L'8 maggio 2025, dopo la morte di Papa Francesco avvenuta il 21 aprile 2025, il Cardinale Robert Francis Prevost è stato eletto papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma al quarto scrutinio del conclave, assumendo il nome di Leone XIV, in continuità con le riforme sociali e culturali promosse da papa Leone XIII durante il suo pontificato.
La scelta del nome Leone XIV è significativa, poiché richiama la grande enciclica "Rerum Novarum" sulla giustizia sociale di Leone XIII, tema particolarmente caro al nuovo pontefice. Nella sua prima benedizione Urbi et Orbi dopo l'elezione, il filo conduttore è stato un augurio incondizionato per la pace nel mondo.
Come primo papa americano e primo papa dell'Ordine di Sant'Agostino in epoca moderna, Leone XIV ha portato una prospettiva nuova al soglio pontificio. Il suo background multiculturale e la sua esperienza pastorale in diversi continenti gli conferisce una visione globale delle sfide che la Chiesa deve affrontare nel mondo contemporaneo.
Il motto del suo pontificato, "In Illo uno unum" (Nell'unico Cristo siamo Uno), che già utilizzava come vescovo, riflette la sua visione di una Chiesa chiamata all'unità e alla comunione, in un mondo spesso caratterizzato da divisioni e conflitti.
La Chiesa è chiamata ad essere un faro di speranza in un mondo spesso segnato dalla disperazione. La nostra fede ci spinge ad essere costruttori di ponti, non di muri, artigiani di pace in un'epoca di conflitti.
Con la morte di Papa Francesco, il Card. Prevost decade dai suoi incarichi curiali.
Al quarto scrutinio del conclave, viene eletto al soglio pontificio.
Appare per la prima volta come Papa Leone XIV dalla Loggia di San Pietro e impartisce la benedizione Urbi et Orbi.
La visione pastorale di Papa Leone XIV è profondamente radicata nella sua esperienza come missionario, vescovo e servitore della Chiesa universale. In diverse occasioni, ancora cardinale, ha sottolineato l'importanza di essere "pastori vicini al popolo, non manager", evidenziando come l'autorità nella Chiesa debba essere sempre intesa come servizio.
Un tema ricorrente nella sua riflessione è l'importanza dell'unità e della comunione nella Chiesa. "Quella della mancanza di unità è una ferita che la Chiesa soffre, molto dolorosa. Divisioni e polemiche nella Chiesa non aiutano a nulla. Specialmente noi vescovi dobbiamo accelerare questo movimento verso l'unità, verso la comunione nella Chiesa", ha affermato nel 2023.
Il nuovo pontefice ha mostrato sempre una particolare sensibilità verso le necessità dei più vulnerabili e emarginati. Durante il suo servizio in Perù, ha vissuto in prima persona le sfide delle comunità più povere, impegnandosi per garantire l'accesso all'educazione e ai servizi sanitari, anche imparando le lingue locali per comunicare direttamente con le popolazioni indigene.
Come Papa, Leone XIV ha indicato alcune priorità chiave del suo pontificato: la promozione della pace in un mondo segnato da conflitti, l'impegno per la giustizia sociale, il dialogo interreligioso come via per la convivenza pacifica, e la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale. La sua formazione in diritto canonico e la sua esperienza nella Curia Romana gli forniscono gli strumenti per affrontare anche le riforme strutturali all'interno della Chiesa.